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Il Rapporto ASviS 2025 intitolato “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità” fornisce un’analisi dettagliata della situazione italiana riguardo all’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) stabiliti dall’Agenda 2030. In un contesto globale sempre più complesso, il documento evidenzia come l’Italia stia affrontando sfide significative nel raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.
Il report rivela che, rispetto all’anno precedente, l’Italia sta vivendo un arretramento in sei dei diciassette obiettivi, tra cui alimentazione, salute, acqua, disuguaglianze, ecosistemi terrestri e partnership. Mentre alcuni settori, come l’istruzione, la parità di genere e il clima, mostrano miglioramenti, la situazione complessiva è preoccupante.
Analisi degli obiettivi di sviluppo sostenibile
Esaminando i 38 target quantitativi definiti a livello europeo, il report afferma che solo undici di essi (il 29% del totale) sono realisticamente raggiungibili entro il 2030. Al contrario, ben ventidue target (il 58%) non sembrano alla portata, creando un divario preoccupante tra gli obiettivi dichiarati e la loro attuazione pratica.
Situazione attuale rispetto al 2010
Se si confronta la situazione attuale con quella del 2010, l’Italia presenta un quadro ancora più allarmante. Sei obiettivi, tra cui sconfiggere la povertà e garantire acqua pulita, sono in peggioramento, mentre altri quattro sono stazionari. I progressi si registrano solo in settori come l’istruzione di qualità e la lotta contro il cambiamento climatico.
Proposte per un futuro sostenibile
Il Rapporto ASviS non si limita a descrivere la situazione, ma avanza anche proposte concrete per attuare un Piano di Accelerazione Trasformativa (PAT) volto a favorire il raggiungimento degli obiettivi. Tra le raccomandazioni principali, emerge la necessità di creare un’Assemblea Nazionale sul Futuro, che coinvolga la società civile e, in particolare, i giovani nella progettazione di un futuro condiviso.
Rafforzamento delle politiche pubbliche
È fondamentale dotare la Pubblica Amministrazione di strumenti adeguati per valutare l’impatto delle politiche pubbliche sulle future generazioni e sulle disuguaglianze di genere. La mancanza di una strategia post-PNRR pone l’Italia in una condizione di vulnerabilità economica, sociale e ambientale.
Inoltre, il rapporto sottolinea l’importanza di mobilitare la società civile per contrastare la sfiducia verso la politica, stimolando l’innovazione e promuovendo processi partecipativi. È essenziale garantire una governance multilivello che integri competenze e responsabilità a tutti i livelli, dal nazionale al locale.
Prospettive future
Il Rapporto ASviS 2025 chiarisce che l’Italia, pur con alcune aree di miglioramento, si trova in una situazione di stagnazione o addirittura di regressione in molti obiettivi cruciali per la sostenibilità. La percezione della sostenibilità come un fastidio piuttosto che come un investimento nel futuro deve cambiare radicalmente.
Il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, ha sottolineato l’urgenza di rivedere le politiche attuate, affinché si possa davvero intraprendere un cammino verso una società più equa e sostenibile. Solo attraverso azioni concrete e un impegno collettivo sarà possibile migliorare la situazione attuale e realizzare un futuro migliore per le generazioni a venire.

