Sostenibilità e Banche Non Quotate: Un’Analisi Critica

Un'indagine approfondita rivela le difficoltà delle banche non quotate italiane nell'implementare politiche di sostenibilità efficaci, evidenziando l'importanza di un allineamento agli standard internazionali.

Introduzione alla Sostenibilità nelle Banche Non Quotate

Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema cruciale per le istituzioni finanziarie, in particolare per le banche non quotate italiane. Questi istituti, pur non essendo sottoposti alle stesse rigorose normative delle banche quotate, si trovano di fronte a sfide significative nel comunicare e implementare politiche di sostenibilità. Secondo uno studio condotto da Standard Ethics, solo un numero limitato di banche sta realmente abbracciando gli standard internazionali in materia di sostenibilità.

Metodologia dell’Indagine

L’analisi ha coinvolto 43 banche italiane non quotate, escludendo istituzioni estere o quotate. I ricercatori hanno esaminato documenti pubblicati sui siti ufficiali delle banche entro il marzo 2025, utilizzando 23 marcatori suddivisi in quattro macroaree: procedure e policy ESG, target ESG, valutazioni ESG e policy specifiche per il settore bancario. Questo approccio ha permesso di ottenere un quadro chiaro delle pratiche attuali e delle lacune esistenti.

Risultati dell’Indagine: Un Divario Preoccupante

I risultati sono stati sorprendenti e hanno rivelato significative difformità nella comunicazione e nelle politiche adottate dalle banche. Solo il 14% delle banche analizzate ha pubblicato una policy ambientale, mentre il 9% ha reso noto un documento sui diritti umani. È preoccupante notare che nessuna banca ha ancora sviluppato una policy sull’Intelligenza Artificiale, un tema sempre più rilevante nel contesto attuale.

Politiche di Inclusione e Diversità

In ambito di inclusione sociale, solo il 19% delle banche ha pubblicato una policy sulla parità di genere, e il 26% ha fornito documenti sulla diversità e inclusione. Questi dati evidenziano un chiaro bisogno di miglioramento e di maggiore impegno da parte delle banche nel promuovere pratiche più eque e inclusive.

Codice Etico e Conformità agli Standard Internazionali

Un altro aspetto interessante emerso dall’indagine riguarda il Codice Etico. Sebbene il 98% delle banche abbia un Codice Etico o di comportamento, solo il 22% di questi strumenti di governo mostra conformità ai riferimenti internazionali stabiliti da enti come l’ONU, l’OCSE e l’UE. Inoltre, il 55% delle banche analizzate offre una rendicontazione ESG standard, ma ciò non basta a garantire un’efficace gestione della sostenibilità.

Rischi ESG e l’Importanza dell’Analisi di Posizionamento

È emerso che, al di là degli obblighi normativi, pochi istituti hanno realizzato un’analisi preventiva sui rischi ESG a cui sono esposti. Questa mancanza di consapevolezza potrebbe compromettere gravemente la loro capacità di operare in un contesto sempre più attento alla sostenibilità.

Il Ruolo dei Rating ESG e delle Agenzie Indipendenti

La questione dei rating ESG è un altro tema cruciale. Attualmente, il 93% delle banche non interagisce con agenzie indipendenti per ottenere valutazioni sui propri standard di sostenibilità. Spesso, queste istituzioni si limitano a comunicare riconoscimenti generici, trascurando opportunità preziose di dialogo e miglioramento che potrebbero derivare da interazioni con esperti esterni.

Il Potenziale di Miglioramento tramite Consulenze Esterne

Nonostante l’uso diffuso di consulenze esterne per la comunicazione e la rendicontazione ESG, sembra mancare un’analisi approfondita del posizionamento delle banche rispetto a queste tematiche. Investire in una consulenza strategica potrebbe rivelarsi fondamentale per ridurre il divario tra le banche non quotate e quelle quotate, allineandosi così agli standard internazionali.

Scritto da AiAdhubMedia

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