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Introduzione al progetto di Syre
Syre, una startup emergente nel campo del riciclo tessile, è stata lanciata dal gruppo H&M in collaborazione con l’investitore d’impatto Vargas. Recentemente, l’azienda ha annunciato di aver raccolto ben 100 milioni di dollari in finanziamenti di serie A, un passo fondamentale per realizzare la sua ambiziosa visione di un’industria tessile circolare, in particolare per il poliestere.
Il settore tessile contribuisce attualmente a circa il 10% delle emissioni globali di CO₂e, con meno dell’1% della produzione mondiale di tessuti che deriva da materiali riciclati. Syre si propone di affrontare questa sfida con un obiettivo chiaro: separare la filiera del poliestere dal petrolio greggio, permettendo così un riciclaggio infinito dei capi in poliestere esistenti.
Il piano di Syre per il riciclaggio tessile
Emma Stjernlöf, responsabile delle comunicazioni di Syre, afferma che l’azienda punta a dimostrare che è possibile realizzare un cambiamento significativo nell’industria tessile in tempi rapidi. “Con l’implementazione del riciclaggio tessile-tessile su larga scala a livello globale nel giro di pochi anni, intendiamo dimostrare che il cambiamento è possibile,” ha dichiarato Stjernlöf.
H&M, al momento del lancio, si è impegnato a un accordo di prelievo da 600 milioni di dollari in oltre sette anni, garantendosi una quota significativa del poliestere riciclato prodotto da Syre. Questo impegno è particolarmente rilevante, dato che il poliestere rappresenta l’80% delle fibre sintetiche utilizzate e il 54% del mercato tessile globale.
La tecnologia innovativa di Syre
Syre utilizza una tecnologia proprietaria acquisita tramite l’integrazione di Premirr, una compagnia della Carolina del Nord. Questa tecnologia si basa sulla depolimerizzazione chimica, un processo che scompone gli scarti di poliestere in BHET, che viene poi ripolimerizzato in PET. Questo metodo consente di ottenere un prodotto che eguaglia la qualità e le prestazioni del poliestere vergine.
Stjernlöf ha spiegato ulteriormente che l’obiettivo è garantire che tutto il poliestere esistente venga riciclato ripetutamente, invece di produrre nuovo materiale. “Syre offre una soluzione plug-and-play per la catena del valore esistente, permettendo una rapida adozione senza costi di transizione per le aziende che utilizzano poliestere,” ha aggiunto.
Investimenti e impatti futuri
Il round di finanziamento di serie A è stato guidato da TPG Rise Climate, con il supporto di vari investitori, tra cui H&M Group, Volvo e Norrsken VC. Joerg Metzner, Partner presso TPG Rise Climate, ha sottolineato l’importanza di unire capitali e capacità globali per accelerare la decarbonizzazione dell’industria tessile.
Il primo impianto di produzione di Syre è attualmente in costruzione nella Carolina del Nord e dovrebbe iniziare le operazioni entro la fine dell’anno, con una capacità di 10.000 tonnellate. Due ulteriori impianti, ciascuno con una capacità di 250.000 tonnellate, sono previsti in Vietnam e nella Penisola iberica, con costruzione programmata per il 2025.
Obiettivi a lungo termine di Syre
Entro il 2032, Syre mira a operare da 10 a 12 impianti in Nord America, Europa e Asia, producendo collettivamente oltre 3 milioni di tonnellate di poliestere riciclato all’anno e contribuendo a ridurre le emissioni di CO₂e di oltre 15 milioni di tonnellate.
Seppur il focus iniziale sia sul poliestere, Syre ha intenzione di espandere la propria piattaforma ad altri materiali, chiudendo così il cerchio nella produzione tessile e contribuendo a un futuro più sostenibile.
Conclusioni sul futuro del riciclo tessile
Con un modello finanziario solido e un piano di crescita chiaro, Syre si prepara a rivoluzionare il modo in cui il settore tessile opera. La startup non solo rappresenta un esempio di innovazione, ma offre anche una speranza significativa per un futuro in cui il riciclo diventi una pratica standard nell’industria tessile.