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Recentemente, Actis ha annunciato la chiusura della raccolta fondi per il suo secondo Long Life Infrastructure Fund (ALLIF2), raccogliendo un impressionante ammontare di 1.7 miliardi di dollari. Questo fondo si propone di investire in asset infrastrutturali dismessi in mercati in rapida crescita come Asia, America Latina, Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Africa. È interessante notare come, in un’epoca in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, questo fondo si concentri su investimenti che mirano a generare un impatto positivo, sia economico che ambientale.
Strategia e obiettivi di investimento
La strategia di ALLIF2 è costruita attorno ad alcune direttrici fondamentali: energia pulita, trasmissione elettrica, teleraffreddamento, strade a pedaggio e infrastrutture digitali. L’obiettivo è chiaro: migliorare le prestazioni operative e generare reddito stabile a lungo termine, operando con una leva finanziaria moderata e un rischio contenuto. Come afferma Torbjorn Caesar, Presidente e Senior Partner di Actis, gli investitori sono sempre più attratti dalla resilienza e dalla scalabilità che la piattaforma infrastrutturale a lunga durata offre. Questa è una questione di grande rilevanza, considerando l’importanza crescente delle infrastrutture nella lotta contro i cambiamenti climatici e la transizione verso un’economia più sostenibile.
Investimenti già in atto
Un dato affascinante è che già metà del capitale raccolto è stato impiegato. Adrian Mucalov, Partner e Responsabile delle Infrastrutture a Lunga Durata presso Actis, ha sottolineato come la loro strategia si adatti perfettamente all’appetito degli investitori, puntando su aziende infrastrutturali in mercati ad alta crescita con una solida storia operativa. È come se ci trovassimo all’interno di un grande gioco globale, dove ogni mossa strategica può portare a risultati positivi per le comunità locali e per il pianeta. Ricordo quando ho visitato un progetto di energia rinnovabile in Sud America; l’impatto che aveva sulla comunità locale era palpabile.
Riconoscimento e fiducia degli investitori
Come riportato recentemente da uno studio, il crescente riconoscimento da parte degli investitori della competenza di Actis nei mercati in crescita è un chiaro indicatore della fiducia riposta in questa strategia. Neda Vakilian, Partner del Gruppo Soluzioni per gli Investitori di Actis, ha aggiunto che questo successo nella raccolta fondi riflette la loro capacità di fornire rendimenti stabili. È sorprendente vedere come, nonostante le incertezze di mercato, ci sia una domanda crescente per investimenti che non solo promettono rendimenti economici, ma anche un impatto sociale ed ambientale positivo.
Il futuro delle infrastrutture sostenibili
Con l’imminente fusione con Generale Atlantico, Actis gestirà un patrimonio combinato di 108 miliardi di dollari, un passo che rafforza ulteriormente la loro posizione nel settore. Personalmente, ritengo che il futuro delle infrastrutture sostenibili stia proprio qui, in iniziative come quelle di Actis, che non solo guardano al profitto, ma si impegnano a creare un mondo migliore. La sostenibilità non è più una scelta, ma una necessità, e investimenti come quelli di ALLIF2 possono davvero fare la differenza. E voi, cosa ne pensate? Siamo pronti per accogliere questa nuova era di investimenti verdi?