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Recentemente, al Polo Bioscientifico dell’Università di Catania, si è svolto un evento significativo nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, promosso da ASviS. Questo incontro, intitolato “Terra, cibo e salute – Taste, talk and listening event”, ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare cittadini, associazioni, studenti e imprese sui temi dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’iniziativa non si è limitata a parole, ma ha messo in mostra ciò che la Terra può offrire in modo ecosostenibile, enfatizzando l’importanza di rispettare le materie prime e la salute dei cittadini.
Un evento immersivo per la comunità
La manifestazione ha offerto un percorso di esperienze sensoriali e interattive, attraverso parole, musica e immagini. Diverse aree food e stand espositivi hanno consentito ai partecipanti di riflettere sulle relazioni tra cibo e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs). Ogni obiettivo è in qualche modo legato a un’alimentazione sana e consapevole, così come a processi produttivi che tutelano l’ambiente e la biodiversità. Questo approccio olistico è fondamentale per integrare gli aspetti economici e sociali della sostenibilità nella biosfera.
Il ruolo della collaborazione tra ricerca e imprese
Alessia Marzo, ricercatrice e organizzatrice dell’evento, ha sottolineato l’importanza di creare un'”agorà” per tutti gli attori del settore, dai ricercatori alle aziende, fino ai cittadini. La collaborazione tra università e imprese è cruciale per promuovere lo sviluppo sostenibile e per valorizzare la produzione sostenibile. Durante l’evento, i visitatori hanno potuto assaporare prodotti tipici come conserve, miele e vini, ma anche innovazioni come la birra realizzata con pane fermentato o farine derivate dagli insetti.
Educare attraverso il gusto e la cultura
Un altro aspetto interessante è stato il coinvolgimento di esperti e ricercatori che hanno presentato le loro attività in linea con gli obiettivi di sostenibilità. I dottorandi del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) hanno condiviso le loro esperienze e ricerche, avvicinando l’università al territorio. Questi “talk” hanno offerto pillole di conoscenza e curiosità ai visitatori, contribuendo a diffondere il concetto di sostenibilità ambientale.
Un legame con la storia della sostenibilità
Il professor Mario D’Amico ha anche messo in evidenza come il concetto di sostenibilità non sia nuovo, ma risalga a periodi storici passati, come la fondazione del Parco Nazionale di Yellowstone nel 1872. Negli ultimi anni, l’importanza della sostenibilità ha guadagnato attenzione anche in Europa, con l’Unione Europea che ha iniziato a comunicare la necessità di preservare il nostro capitale naturale.
Intrattenimento e cultura visuale
Oltre alle degustazioni, l’evento ha offerto momenti di intrattenimento musicale e una fotogallery esposta al Polo Bioscientifico. Un concorso fotografico ha premiato opere che riflettono il legame tra natura e sostenibilità, evidenziando il talento di fotografi come Giuseppe Scianna, Annalisa Costa e Gonzalo Hervás. Queste attività non solo hanno arricchito l’esperienza dei partecipanti, ma hanno anche stimolato riflessioni importanti sulla nostra responsabilità verso l’ambiente.
Un futuro sostenibile da costruire insieme
L’iniziativa ha dimostrato che l’educazione alla sostenibilità può avvenire attraverso diversi canali. La combinazione di esperienza pratica, conoscenza e divertimento ha creato un’opportunità unica per coinvolgere i giovani e incoraggiarli a partecipare attivamente alla salvaguardia del nostro pianeta. La sfida ora è continuare a promuovere questi valori, creando sinergie tra istituzioni, aziende e cittadini per costruire un futuro migliore.