Suore in prima linea per la sostenibilità alla COP28

Un viaggio tra le testimonianze delle suore impegnate per la sostenibilità e l'ambiente alla COP28.

Il ruolo delle suore nella lotta per l’ambiente

Alla COP28 in corso a Dubai, l’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), che rappresenta oltre 600.000 suore in tutto il mondo, porta un messaggio forte e chiaro: la crisi climatica non può essere affrontata senza un approccio olistico che integri la cura per l’ambiente e per le persone. Le suore sono impegnate a livello globale per affrontare questioni come la perdita di biodiversità e l’inquinamento, rifiutando una visione antropocentrica che alimenta consumi distruttivi. Come sottolineato da suor Maamalifar Poreku, coordinatrice della campagna UISG ‘Seminando speranza per il pianeta’, è fondamentale che le voci delle comunità più vulnerabili siano centrali nei dibattiti globali.

Un approccio integrato per le comunità locali

Le suore operano in prima linea per affrontare le sfide ambientali attraverso azioni concrete e advocacy. La UISG ha lanciato un’iniziativa, ‘Sorelle per l’ambiente’, per integrare le voci dei più emarginati nei processi decisionali. Questo programma si basa su un dialogo attivo con le comunità locali e mira a garantire che le esigenze di chi è colpito dal cambiamento climatico siano ascoltate. L’UISG ha già avviato tavole rotonde con ambasciatori presso la Santa Sede e ha collaborato con diversi partner per promuovere una maggiore consapevolezza e azione.

Testimonianze che ispirano

Alla COP28, le suore hanno condiviso storie ispiratrici di impegno e resistenza. Suor Jyotisha, attivista sociale in India, ha abbandonato la carriera di insegnante per mobilitare le comunità e garantire l’educazione dei bambini, in particolare delle ragazze. La sua esperienza evidenzia come l’educazione e la sensibilizzazione siano essenziali per affrontare le sfide ecologiche. La sua dedizione alla causa ambientale è un esempio di come le donne possano guidare il cambiamento, ispirando le comunità a prendersi cura del proprio ambiente.

La lotta per i diritti umani e ambientali

Suor Nathalie, dalla Repubblica Democratica del Congo, ha fondato un centro per l’assistenza legale e giudiziaria, affrontando le violazioni dei diritti umani legate all’industria mineraria. La sua testimonianza mette in luce l’importanza della governance partecipativa e dell’advocacy per proteggere le comunità locali dall’inquinamento e dallo sfruttamento delle risorse naturali. Attraverso il suo lavoro, ha creato un modello per la protezione ambientale e la promozione dei diritti umani, dimostrando che l’impegno delle suore può avere un impatto significativo anche a livello legale e normativo.

Il futuro della sostenibilità

Le sfide ambientali sono immense, ma le suore sono pronte ad affrontarle. Suor Anne, operante nelle Filippine, racconta della lotta degli indigeni Subaanen contro l’attività mineraria. La sua esperienza mostra come la connessione con la terra e il rispetto per l’ambiente siano fondamentali per la sopravvivenza delle comunità locali. Le suore, con il loro impegno, stanno creando reti di solidarietà e azione per proteggere l’ambiente e promuovere pratiche sostenibili.

Collaborazione e azioni concrete

In tutto il mondo, le suore stanno collaborando con partner locali e internazionali per promuovere un’economia circolare e sostenere le comunità vulnerabili. La loro azione si estende anche al sostegno di leggi e politiche che proteggano l’ambiente e i diritti delle popolazioni indigene. Suor Mercy, negli Stati Uniti, lavora per promuovere il ‘FOREST Act’, un disegno di legge che vieterebbe l’importazione di beni derivanti dalla deforestazione illegale, sottolineando l’importanza di un approccio giusto e responsabile nella gestione delle risorse naturali.

Conclusione e prospettive future

Il lavoro delle suore alla COP28 non è solo una testimonianza del loro impegno per l’ambiente, ma anche un richiamo all’azione per tutti noi. Con la loro determinazione e visione, le suore stanno tracciando un percorso verso un futuro più sostenibile, dove le voci dei più vulnerabili sono ascoltate e le politiche ambientali sono attuate. La UISG continuerà a lavorare per affrontare le sfide ecologiche e promuovere una conversione ecologica basata sulla fede, contribuendo così a costruire un mondo più giusto e pacifico per tutti.

Scritto da AiAdhubMedia

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