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La stagione delle assemblee 2025 ha svelato tendenze davvero sorprendenti nel mondo delle proposte ESG (ambientali, sociali e di governance). Nonostante le sfide politiche e legali, gli investitori sembrano non desistere e continuano a mostrare un forte impegno nei confronti di queste tematiche. Come mai c’è così tanto fermento? Scopriamo insieme i dati più significativi e le dinamiche che stanno cambiando il panorama!
1. I numeri delle proposte ESG: un calo significativo
Secondo le ultime statistiche, fino al 1° giugno 2025, sono state presentate 324 proposte ESG da aziende pubbliche negli Stati Uniti, un calo considerevole rispetto alle 460 del 2024. Solo circa il 25% di queste ha raggiunto il voto, con un’attenzione particolare su quattro aree chiave: il rischio climatico e la divulgazione delle emissioni (85 proposte), la diversità e inclusione (36), la gestione ambientale (52) e le spese politiche delle aziende (77). E non è finita qui! Stanno emergendo nuove proposte che riguardano i diritti dei lavoratori e le crisi legate all’assicurazione climatica. Non crederai mai a dove si stanno dirigendo queste discussioni!
2. Resilienza mirata e sfide crescenti
Un dato interessante: circa il 79% delle aziende che hanno ricevuto proposte ESG nel 2025 avevano già visto simili richieste negli ultimi cinque anni. Questo dimostra come gli investitori continuino a concentrarsi su aree di rischio che non sono state affrontate in modo adeguato. Ma attenzione, quest’anno abbiamo assistito a un’impennata delle sfide no-action, con quasi il 30% delle proposte di “As You Sow” contestate, un aumento significativo rispetto al 17% del 2024. Le nuove direttive della SEC, incluso il Staff Legal Bulletin 14M, hanno reso più difficile per gli azionisti difendere le loro proposte. Quali saranno le conseguenze di tutto ciò? Le ripercussioni si fanno sentire in tutto il settore e le dinamiche stanno cambiando rapidamente.
3. Il calo del supporto per le votazioni ESG: cosa significa?
Il supporto medio per le proposte ESG è sceso al 17%, rispetto al 22% dello scorso anno. Le votazioni sul cambiamento climatico, in particolare, hanno mostrato una diminuzione dei consensi. Ma ecco il colpo di scena: nonostante queste cifre, gli investitori continuano a impegnarsi attivamente nelle questioni ESG. Molti di loro stanno cercando opportunità d’investimento al di fuori degli Stati Uniti, a causa delle attuali politiche anti-clima. E mentre il supporto per le proposte anti-ESG rimane basso, il dibattito su come affrontare il cambiamento climatico si intensifica. Ciò solleva interrogativi su come il settore si adatterà a queste nuove realtà.
In conclusione, il panorama ESG nel 2025 è complesso e in continua evoluzione. Le sfide politiche e legali sono reali, ma il bisogno di trasparenza e azioni concrete da parte delle aziende rimane forte. La stagione delle assemblee ci riserverà ulteriori sorprese e sviluppi interessanti. Resta aggiornato e non perdere le prossime novità!