In un momento cruciale per il futuro della finanza sostenibile in Europa, quasi 200 organizzazioni, comprese oltre 150 aziende e investitori, hanno lanciato un appello congiunto ai responsabili politici dell’Unione Europea. La loro richiesta è chiara: preservare i fondamentali del quadro normativo sulla sostenibilità. Questo grido d’allerta, coordinato dal Forum europeo per gli investimenti sostenibili (Eurosif), include nomi di peso come Allianz, Ingka Group (la società madre di Ikea), Edf, Signify e Nokia. Ma perché questo appello è così importante? Scopriamolo insieme! In gioco c’è non solo il nostro presente, ma anche il futuro del nostro pianeta.
I motivi dietro l’appello
La dichiarazione è arrivata in un momento critico, mentre il Parlamento e il Consiglio europeo stanno considerando modifiche al quadro normativo che potrebbero indebolire le regole di rendicontazione “verde”. I firmatari hanno avvertito che mantenere gli elementi centrali della Direttiva sui rapporti di sostenibilità aziendale (Csrd) e della Direttiva sulla due diligence di sostenibilità aziendale (Csddd) è fondamentale. Ma cosa implica tutto ciò per gli investimenti del futuro? Queste regole sono essenziali per reindirizzare i flussi di capitale verso tecnologie e settori che possono realmente fare la differenza, contribuendo così agli obiettivi del Clean Industrial Deal.
Non si tratta solo di regole, ma di opportunità economica. Come sottolineato nella dichiarazione, promuovere trasparenza e responsabilità aziendale non solo favorisce competitività e crescita, ma crea anche valore a lungo termine per gli investitori. Le aziende che abbracciano la sostenibilità si dimostrano più resilienti e pronte ad affrontare le sfide future. Insomma, chi investe nel rispetto delle regole di sostenibilità potrebbe vedere ritorni significativi nel lungo periodo.
Cosa potrebbe cambiare?
Ma cosa potrebbe succedere se le proposte attuali venissero attuate? Immagina di ridurre drasticamente il numero di aziende soggette a regolamenti di sostenibilità. La posizione attuale al vaglio del Parlamento europeo potrebbe limitare l’ambito di applicazione delle regole di sostenibilità, considerando di applicare la Csrd solo alle aziende con oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato netto. Questo ridurrebbe il numero di aziende soggette a queste regole da 43.000 a sole 11.700. E non finisce qui: si sta addirittura pensando di alzare la soglia a 3.000 dipendenti, limitando ulteriormente l’impatto delle normative.
Il Consiglio sta addirittura esaminando l’idea di riservare l’obbligo di condurre due diligence per diritti umani e abusi ambientali solo alle aziende con oltre 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato. Questo significa che moltissime aziende di medie dimensioni, che potrebbero avere un impatto considerevole, sarebbero escluse da queste importanti responsabilità. È un cambiamento che potrebbe alterare drasticamente il panorama della sostenibilità in Europa.
Le richieste dei firmatari
Ma non è tutto: la dichiarazione congiunta non si limita a lamentarsi delle possibili modifiche, ma offre anche soluzioni. I firmatari chiedono una semplificazione mirata delle regole UE, garantendo efficienza e efficacia, mentre si salvaguardano elementi chiave come la rendicontazione della doppia materialità su tutti i temi ambientali, sociali e di governance. Vogliono che la Csrd copra le aziende con oltre 500 dipendenti e chiedono flessibilità nella condivisione delle informazioni lungo la catena del valore.
Inoltre, è richiesto un chiaro obbligo di adottare e implementare piani di transizione climatica credibili, oltre a una due diligence basata sul rischio. È evidente che le aziende non stanno solo cercando di proteggere i propri interessi, ma anche di contribuire a un futuro sostenibile e competitivo per l’intera Europa.
In conclusione, l’appello di queste quasi 200 organizzazioni è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Ci stiamo preparando a perdere una straordinaria opportunità di crescita e innovazione? Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi avranno un impatto significativo sul futuro della finanza sostenibile in Europa. Questo è il momento di agire! 🔥💯