Argomenti trattati
In un mondo in cui la biodiversità è sempre più minacciata, la Giornata Internazionale per la Diversità Biologica assume un significato cruciale. EcoVadis, leader globale nella valutazione della sostenibilità delle supply chain, ha recentemente annunciato la propria adesione al Nature Positive Forum e ha firmato la Business for Nature’s Call to Action. Questa mossa segna un passo importante verso un futuro in cui le aziende non solo riconoscono l’importanza della biodiversità, ma si impegnano attivamente per proteggerla.
Infatti, oltre 1.500 aziende si sono unite per sollecitare i governi a implementare politiche audaci per invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. È un obiettivo ambizioso, certo, ma è anche una necessità impellente.
Impegni globali e azioni locali
Le recenti iniziative di EcoVadis seguono da vicino gli impegni presi dai vari Paesi durante la COP15, dove è stato concordato un Quadro globale sulla biodiversità. In preparazione della COP16 in Colombia, l’attenzione si sposta verso l’attuazione di strategie concrete, anche attraverso investimenti finanziari decisivi, come quelli recentemente deliberati in Italia. Una vera e propria chiamata alle armi, direi. La biodiversità non è un argomento da trattare con superficialità; è un elemento essenziale per la salute del nostro pianeta e per il nostro benessere.
Il ruolo cruciale della biodiversità nelle supply chain
È interessante notare come, benché il cambiamento climatico rimanga una priorità indiscussa nelle agende aziendali, EcoVadis stia ponendo l’accento sulla necessità di elevare la biodiversità e la gestione delle risorse idriche allo stesso livello del clima. “Proteggere la natura non è solo un imperativo per il pianeta, ma è fondamentale per la resilienza economica e la stabilità delle catene di approvvigionamento”, ha affermato Pierre-François Thaler, co-fondatore e co-CEO di EcoVadis. Personalmente, ritengo che questa visione sia tanto lungimirante quanto necessaria.
I dati parlano chiaro
Secondo i dati di EcoVadis, che si basano sulle valutazioni delle performance aziendali condotte nel 2023, c’è un miglioramento negli impegni delle aziende. Eppure, è fondamentale ribadire che il cammino è ancora lungo. L’analisi mostra che il 51% delle aziende ha politiche sul clima, un incremento rispetto al 40% del 2023. Ma solo il 17% ha politiche sulla biodiversità, un dato che lascia a desiderare. Siamo davvero sulla strada giusta? Non possiamo permetterci di abbassare la guardia.
Una rete globale per la sostenibilità
Con oltre 1.300 organizzazioni di approvvigionamento e 44.000 acquirenti sulla propria piattaforma, EcoVadis gestisce una spesa globale che supera i 2,38 trilioni di euro. Questo è un potere enorme, e utilizzarlo per promuovere pratiche sostenibili è fondamentale. Le valutazioni dettagliate dei rischi di sostenibilità, che includono fattori legati alla perdita di biodiversità in settori chiave come agricoltura, edilizia e industria estrattiva, sono strumenti potentissimi per guidare il cambiamento.
Eppure, quello che mi colpisce di più è l’impatto diretto che queste azioni possono avere. Ogni decisione aziendale può contribuire a un ecosistema più sano.
Verso un futuro migliore
È chiaro che il futuro della nostra biodiversità dipende anche dalle scelte aziendali di oggi. Non possiamo più permetterci di ignorare l’importanza della natura nelle nostre vite e nei nostri affari. EcoVadis sta facendo la sua parte, fornendo alle aziende le informazioni necessarie per agire concretamente. Eppure, c’è bisogno di un impegno collettivo, di una consapevolezza condivisa.
Ricordo quando, da giovane ecologista, partecipai a una manifestazione per la salvaguardia della natura. La forza di quel movimento era palpabile e rappresentava la speranza di un cambiamento. Oggi, quel cambiamento è più necessario che mai.