Giovani e sostenibilità: il progetto che salva l’Appennino

Un progetto innovativo per formare i giovani e salvaguardare l'Appennino.

È una storia di speranza e impegno quella che emerge dal recente percorso formativo realizzato a Bologna, dove oltre 160 studenti degli istituti Serpieri e Ferrarini hanno avuto l’opportunità di esplorare il mondo della sostenibilità ambientale e dell’agricoltura. Il progetto, che si propone di prevenire l’abbandono delle aree interne dell’Appennino, ha visto i ragazzi impegnati in laboratori pratici, lezioni sul campo e corsi tematici, tutti finalizzati a valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico della regione.

Un percorso formativo ricco di contenuti

Il programma di formazione, patrocinato dall’Accademia Nazionale di Agricoltura e sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si è articolato in 170 ore di attività didattica, consentendo agli studenti di acquisire competenze fondamentali per la gestione sostenibile delle risorse. Temi come la viticoltura in altura, la gestione del bosco e l’analisi delle piante officinali sono stati al centro delle lezioni, offrendo ai partecipanti una visione ampia delle opportunità che la natura offre. Il professor Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia, ha sottolineato l’importanza del lavoro umano in questi contesti: “Dove l’uomo abbandona, il degrado avanza”.

Collaborazioni e sostegno istituzionale

La cerimonia di chiusura del progetto, tenutasi all’Oratorio di San Filippo Neri, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e rappresentanti dei Carabinieri Forestali dell’Emilia-Romagna. Luigi Stefanini, presidente della Fondazione del Monte, ha evidenziato come questa iniziativa si allinei perfettamente con gli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare l’Obiettivo 11 che promuove città e comunità sostenibili. La Fondazione ha avviato il programma “Aspira”, volto a rivitalizzare il tessuto sociale ed economico delle aree interne attraverso la sostenibilità e la partecipazione attiva.

Un futuro luminoso per l’Appennino

Il successo del progetto ha portato a una pianificazione di nuove iniziative per il futuro, con corsi previsti tra ottobre e dicembre. L’intento è quello di coinvolgere sempre più giovani, formando professionisti in grado di contribuire attivamente alla salvaguardia e valorizzazione del territorio. È un passo fondamentale per contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree montane, promuovendo una nuova economia che sia sostenibile e ben radicata nel contesto locale.

Investire nella formazione è la chiave

Questa esperienza dimostra che investire nella formazione ambientale e agricola è un passo cruciale per il futuro dell’Appennino. Non si tratta solo di trasmettere conoscenze, ma di creare una coscienza collettiva che possa portare a un reale cambiamento. I giovani, attraverso queste opportunità, non solo apprendono, ma diventano attori attivi nella lotta per un futuro migliore. La speranza è che, attraverso il loro impegno, si possa davvero salvaguardare la bellezza e la ricchezza di un territorio unico come quello dell’Appennino.

Scritto da AiAdhubMedia

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