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Introduzione al Regolamento 2025/40
Dal 12 agosto 2026 entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo 2025/40, una normativa cruciale per affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggio. Questo provvedimento modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904, abrogando la direttiva 94/62/CE. L’obiettivo principale è semplificare le leggi nel mercato interno e promuovere un’economia circolare più efficiente.
Obiettivi e misure chiave del nuovo regolamento
Il Regolamento 2025/40 è composto da 71 articoli e 12 allegati, stabilendo requisiti rigorosi per gli imballaggi in tutti i settori. Tra le principali misure, si prevede:
- Riduzione significativa dell’uso di imballaggi in plastica.
- Divieto permanente di sostanze chimiche nocive negli imballaggi alimentari.
- Incentivi per l’uso di contenitori riciclati e per migliorare la facilità di riutilizzo e riciclaggio degli imballaggi.
Impatto sugli imballaggi in plastica
Il nuovo regolamento prevede il divieto di determinati tipi di imballaggi in plastica monouso a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi, sono inclusi imballaggi per frutta e verdura fresche e piccole porzioni utilizzate nei ristoranti. Inoltre, il testo vieta l’uso di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli imballaggi a contatto con alimenti, per tutelare la salute pubblica.
Obiettivi di riciclo e riutilizzo
Il Regolamento stabilisce obiettivi ambiziosi di riutilizzo per gli imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche. Entro il 2030, i distributori dovranno offrire almeno il 10% dei loro prodotti in formati riutilizzabili. In parallelo, tutti gli imballaggi dovranno essere riciclabili secondo criteri rigorosi, con l’obiettivo di promuovere un’economia circolare.
Reazioni e criticità
Nonostante le buone intenzioni, il nuovo regolamento ha suscitato preoccupazioni in Italia. Il Ministro dell’Ambiente ha criticato la proposta, sostenendo che non valorizza il modello di gestione dei rifiuti italiano, già all’avanguardia nella sostenibilità. È fondamentale che l’Italia continui a difendere il proprio approccio innovativo in sede europea.
Statistiche sui rifiuti di imballaggio nell’UE
Nel 2021, l’Unione Europea ha generato 84 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, con una media di 188,7 kg per persona. Se non verranno adottate misure efficaci, questa cifra potrebbe salire a 209 kg entro il 2030. La crescente produzione di rifiuti di imballaggio pone una seria sfida per la sostenibilità ambientale.
Conclusione
Il Regolamento 2025/40 rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile e responsabile nella gestione degli imballaggi. La sfida ora è garantire che queste normative siano implementate efficacemente, promuovendo la collaborazione tra Stati membri e industrie per raggiungere obiettivi comuni di sostenibilità.