Le Nuove Normative Europee per Promuovere la Sostenibilità Aziendale

Le recenti normative europee impongono alle aziende di garantire maggiore trasparenza e responsabilità in materia di sostenibilità.

Il 2026 si profila come un anno cruciale per le aziende europee, poiché la sostenibilità non sarà più un concetto astratto, ma un requisito concreto da dimostrare. Dopo un periodo di incertezze legislative, l’Unione Europea si prepara a implementare regole rigorose tese a combattere il greenwashing, costringendo le imprese a giustificare le loro affermazioni ambientali e sociali con dati reali e verificabili.

Le nuove normative in arrivo

Un’importante iniziativa è rappresentata dalla Direttiva Green Claims, la cui introduzione è stata rimandata, ma che promette di riformulare i criteri per le dichiarazioni ambientali. La Commissione Europea sta lavorando a una nuova versione di questa direttiva, che dovrebbe essere pronta entro la metà del 2026. Tra le possibili novità, si prevede l’obbligo di una verifica indipendente dei claim ambientali e criteri di trasparenza per le certificazioni ecologiche.

Obblighi già in vigore

Nel frattempo, le aziende sono tenute ad adeguarsi a normative già approvate, come la Direttiva (UE) 2025/825, che vieta affermazioni ambientali vaghe o non supportate da evidenze scientifiche. Termini come “eco”, “green” o “carbon neutral” non possono essere utilizzati senza dati che ne attestino la veridicità. Le autorità, come l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), hanno il potere di richiedere documentazione e di sanzionare le imprese per affermazioni ingannevoli.

Il bilancio di sostenibilità e l’attenzione agli investitori

Il 2025 rappresenta un anno cruciale per le aziende soggette alla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che dovranno presentare il loro primo bilancio di sostenibilità secondo gli standard ESRS. È essenziale che le informazioni comunicate esternamente siano coerenti con i report ESG. Dichiarazioni non supportate da dati ufficiali potrebbero essere interpretate come pratiche di greenwashing.

Linee guida nazionali per la comunicazione ambientale

Entro la fine del 2025, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) pubblicheranno linee guida nazionali. Queste linee guida saranno fondamentali per allineare le comunicazioni ambientali italiane alle normative europee. Forniranno indicazioni pratiche per le aziende, supportandole nella gestione di un panorama normativo in rapida evoluzione.

Transizione verso una maggiore responsabilità

Il 2026 non segnerà solo l’entrata in vigore di nuove regole, ma rappresenterà anche una transizione significativa da un marketing ecologico a una responsabilità ecologica. Le aziende dovranno dimostrare le proprie affermazioni, integrando comunicazione, rendicontazione e governance ESG in un’unica strategia coesa.

In questo nuovo contesto, sarà essenziale per le aziende adottare pratiche trasparenti e responsabili. Saranno necessarie misurazioni rigorose e verifiche delle affermazioni ambientali, garantendo che il futuro della sostenibilità aziendale non si limiti a una semplice etichettatura “green”.

Per affrontare queste sfide, il team è disponibile a supportare le imprese nella verifica, misurazione e trasparenza delle dichiarazioni ambientali e sociali, secondo le normative europee e nazionali. È possibile richiedere una consulenza dedicata o rivedere i materiali di comunicazione sostenibile.

Scritto da Dr. Luca Ferretti

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