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Nel contesto attuale, la sostenibilità rappresenta un elemento cruciale per il successo delle aziende. Non è più un aspetto opzionale, ma una necessità strategica, soprattutto per quelle italiane che si trovano ad affrontare nuove normative europee. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) richiede una rendicontazione dettagliata delle performance ambientali, sociali e di governance (ESG), spingendo le imprese verso un approccio più trasparente e responsabile.
Entro il 2026, tutte le aziende di medie e grandi dimensioni dovranno presentare bilanci che integrino dati relativi alla sostenibilità e all’energia, evidenziando le azioni intraprese per ridurre le emissioni e promuovere l’uso di energie rinnovabili.
L’importanza della trasparenza nei bilanci ESG
I bilanci ESG sono strumenti fondamentali per misurare l’impatto delle aziende in ambito ambientale, sociale e di governance. A partire dal 2025, la direttiva CSRD estenderà gli obblighi di reporting a un numero crescente di realtà, introducendo standard comuni definiti dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
Obblighi e opportunità per le aziende italiane
Per le aziende italiane, questo significa dover includere nei propri bilanci informazioni misurabili su diversi aspetti della sostenibilità. L’obiettivo è garantire la trasparenza e la comparabilità dei dati, affinché investitori e stakeholder possano valutare l’effettivo impatto delle imprese.
Stando alle indicazioni del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), la rendicontazione ESG non solo permette di rispettare le normative, ma rappresenta anche una leva competitiva per accedere a incentivi e finanziamenti agevolati.
Il ruolo delle energie rinnovabili nella transizione
Uno dei fattori più significativi nei bilanci ESG è l’approvvigionamento da fonti rinnovabili. Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili attraverso l’implementazione di impianti fotovoltaici o attraverso contratti di fornitura PPA (Power Purchase Agreement) consente di abbattere le emissioni indirette collegate all’energia acquistata, migliorando così i parametri di sostenibilità ambientale.
Soluzioni energetiche integrate per le imprese
EDP Italia offre già da tempo soluzioni energetiche integrate, come l’energia elettrica 100% rinnovabile certificata e impianti fotovoltaici chiavi in mano. Queste soluzioni non solo aiutano le aziende a risparmiare, ma migliorano anche la loro rendicontazione ESG.
Secondo i dati forniti dal GSE e dal MASE, le aziende che adottano energie rinnovabili possono ridurre le proprie emissioni fino al 40% e accedere a incentivi diretti come quelli previsti dal Piano Transizione 5.0 e dal Fondo Nazionale Efficienza Energetica.
Obiettivi futuri e opportunità di finanziamento
La strategia europea per il clima, delineata dal Green Deal e dal pacchetto Fit for 55, stabilisce ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e un incremento dell’uso di energie rinnovabili. Entro il 2030, l’Unione Europea mira a ridurre le emissioni di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e a raggiungere una quota di energie rinnovabili del 42,5%.
In questo contesto si inserisce il piano REPowerEU, che mira a diversificare le fonti di approvvigionamento e a potenziare la produzione interna di energia pulita. Per le aziende italiane, queste misure rappresentano un’opportunità strategica per migliorare la competitività e ridurre i costi energetici.
Entro il 2026, tutte le aziende di medie e grandi dimensioni dovranno presentare bilanci che integrino dati relativi alla sostenibilità e all’energia, evidenziando le azioni intraprese per ridurre le emissioni e promuovere l’uso di energie rinnovabili.0
Entro il 2026, tutte le aziende di medie e grandi dimensioni dovranno presentare bilanci che integrino dati relativi alla sostenibilità e all’energia, evidenziando le azioni intraprese per ridurre le emissioni e promuovere l’uso di energie rinnovabili.1