Piano di lavoro per la revisione degli standard di rendicontazione ESG

L'EFRAG pianifica la revisione degli standard ESG per una rendicontazione più semplice e efficace.

Il piano di lavoro dell’EFRAG per gli standard di rendicontazione ESG

L’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha recentemente delineato un piano di lavoro dettagliato per la revisione degli standard europei di rendicontazione della sostenibilità, noti come ESRS. Questo intervento arriva dopo la pubblicazione delle proposte Omnibus e in risposta alla richiesta della Commissaria europea Maria Luís Albuquerque. L’obiettivo principale del Sustainability Reporting Board (SRB) dell’EFRAG è fornire una consulenza tecnica approfondita sulla revisione e semplificazione degli ESRS, garantendo che la rendicontazione di sostenibilità diventi più accessibile e pertinente per le aziende.

Obiettivi chiave della revisione

Il piano di lavoro approvato mira a raggiungere diversi obiettivi fondamentali entro il 31 ottobre 2025:

  • Riduzione del numero di datapoint obbligatori: Questo intervento è pensato per alleggerire il carico burocratico sulle aziende, rendendo più facile la preparazione dei report.
  • Chiarezza sull’applicazione del principio di materialità: È essenziale che le aziende comprendano quali informazioni siano rilevanti per i loro stakeholder.
  • Ottimizzazione della struttura dei report: Si prevede un miglior allineamento con gli standard internazionali, aumentando la coerenza e la comparabilità dei dati.

Fasi operative del processo di revisione

I lavori per la revisione degli ESRS sono stati suddivisi in cinque fasi operative:

  1. Definizione della visione e delle leve operative per una semplificazione sostanziale (aprile-maggio).
  2. Raccolta di evidenze da stakeholder, analisi dei report pubblicati e di altre fonti (aprile-maggio).
  3. Redazione e approvazione delle Exposure Drafts con le modifiche agli ESRS (entro luglio).
  4. Consultazione pubblica sugli Exposure Draft (agosto-settembre).
  5. Consegna del parere tecnico finale (ottobre).

Implicazioni per le aziende

Con l’entrata in vigore del pacchetto Omnibus, molte aziende hanno visto rinviati gli obblighi normativi riguardanti la rendicontazione di sostenibilità. Tuttavia, è fondamentale che le imprese non interpretino questo rinvio come un invito al disimpegno. Al contrario, rappresenta un’opportunità per prepararsi con maggiore consapevolezza. La richiesta di trasparenza da parte di investitori e mercati continua a crescere, indipendentemente dagli obblighi normativi.

Interviste e trend emergenti nel settore

Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche, ha recentemente discusso i principali trend emersi durante il primo anno di applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Durante un’intervista, ha rivelato che circa il 80% delle aziende ha deciso di assegnare la responsabilità dell’informativa di sostenibilità all’area finance, rafforzando così le sinergie tra i team Finance e Sustainability. Questo approccio sottolinea l’importanza della sostenibilità come parte integrante della strategia aziendale.

Eventi e opportunità di networking

Per approfondire ulteriormente questi temi, ESGnews organizza un convegno a TUTTOFOOD Milano intitolato “Sostenibilità in azione: come rendicontare l’impegno e i risultati ESG nel settore agroalimentare”. Durante l’evento, esperti del settore discuteranno strumenti e best practice per misurare, rendicontare e comunicare in modo efficace l’impatto delle strategie ESG. I partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare relatori come Elisa Dellarosa di Crédit Agricole Italia e Angelo Riccaboni dell’Università di Siena.

Nuova guida ESGmakers – Speciale Food

In occasione di TUTTOFOOD, è stata lanciata una nuova guida intitolata ESGmakers – Speciale Food. Questa guida offre una panoramica dello stato della sostenibilità nel settore alimentare, raccontando sfide, opportunità e percorsi verso una transizione sostenibile. Sarà disponibile per il download durante l’evento, offrendo risorse preziose per le aziende che cercano di migliorare le proprie pratiche di sostenibilità.

Il ruolo delle aziende alimentari nella sostenibilità

Nell’intervista a Marta Schiraldi di Nestlé Italia, sono emerse diverse iniziative che l’azienda sta adottando per ridurre l’impatto della filiera produttiva e promuovere l’economia circolare. Tra queste, l’impegno per la riduzione del packaging e il coinvolgimento attivo dei fornitori nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità. Tali sforzi dimostrano come le grandi aziende alimentari possano svolgere un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più sostenibile.

Scritto da AiAdhubMedia

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