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Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema cruciale per le aziende e, in particolare, per gli asset manager. La ricerca di ShareAction ha messo in luce come i gestori patrimoniali stiano iniziando a fornire informazioni più dettagliate riguardo le loro pratiche di due diligence e engagement a livello di entità. Tuttavia, nonostante i progressi, permangono ancora lacune significative che necessitano di essere colmate. Questa analisi offre uno sguardo critico su come si stanno muovendo gli asset manager nel panorama europeo.
La situazione attuale della trasparenza
In un contesto dove la responsabilità sociale e ambientale è sempre più richiesta, gli asset manager hanno iniziato a rilasciare dati relativi al loro operato, ma non in maniera uniforme. Dalla ricerca emerge che, sebbene alcuni gestori patrimoniali forniscano informazioni chiare e dettagliate, molti altri continuano a utilizzare un linguaggio vago e generico. Questo non consente una valutazione adeguata dei loro impatti negativi sul pianeta e sulle comunità.
Due diligence e pratiche di engagement
La due diligence rappresenta un passaggio fondamentale per gli investitori, poiché implica l’analisi degli impatti negativi che le loro scelte possono avere sulla sostenibilità. Delle 27 relazioni analizzate, tutte hanno incluso una forma di descrizione delle politiche di due diligence. Tuttavia, meno della metà ha fornito dettagli concreti sui criteri utilizzati per valutare tali impatti. Questo lascia un margine di incertezza per gli investitori, che desiderano comprendere le modalità attraverso cui gli asset manager affrontano i problemi di sostenibilità.
Un passo verso la trasparenza
È interessante notare che i gestori patrimoniali hanno mostrato risultati migliori nella divulgazione delle informazioni riguardanti le loro pratiche di engagement. Oltre la metà dei manager esaminati ha descritto in dettaglio le proprie politiche e gli strumenti utilizzati per affrontare i danni potenziali. Tuttavia, una parte significativa continua a non specificare quali impatti negativi affrontano attraverso l’engagement e come modificano le loro strategie in assenza di progressi concreti. Questo mette in evidenza l’urgenza di migliorare la comunicazione e la trasparenza.
Mentre ci si prepara a una revisione del Regolamento SFDR da parte della Commissione Europea, è fondamentale considerare le raccomandazioni emerse dalla ricerca. Queste indicano chiaramente che è necessario un maggiore impegno da parte degli asset manager nel rendere le loro pratiche più trasparenti e comprensibili. Non solo per soddisfare le normative, ma anche per rispondere a una crescente domanda di responsabilità da parte degli investitori e della società.
Conclusioni sul futuro della sostenibilità
In un’epoca in cui la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità, gli asset manager hanno la responsabilità di migliorare le loro pratiche di divulgazione. La trasparenza non solo aiuta gli investitori a prendere decisioni informate, ma contribuisce anche a un futuro più sostenibile per tutti. La strada è ancora lunga, eppure l’emergere di buone pratiche offre motivo di speranza. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo aspirare a un mondo in cui la sostenibilità sia al centro delle decisioni economiche.