Argomenti trattati
Hai mai riflettuto su come le aziende comunichino il loro impatto sull’ambiente e sulla società? Ecco una notizia che potrebbe sorprenderti: a partire dal 2024, la rendicontazione di sostenibilità non sarà più una scelta facoltativa, ma un vero e proprio obbligo per molte imprese. Con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il panorama aziendale è destinato a cambiare radicalmente. In questo articolo, ci tufferemo nel significato di questa nuova normativa, scopriremo chi è coinvolto e quali scadenze dovresti tenere d’occhio per il 2025. Sei pronto? Iniziamo!
Cos’è la rendicontazione di sostenibilità?
La rendicontazione di sostenibilità, comunemente chiamata bilancio di sostenibilità, è un documento cruciale che fornisce informazioni sulle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) di un’impresa. Ma non ci si ferma qui! Questo documento non si limita a comunicare i profitti; racconta anche come questi profitti sono stati ottenuti e l’impatto che hanno generato. Immagina di essere un investitore: cosa preferiresti sapere? I numeri o anche i valori e le pratiche che li hanno resi possibili? Questo approccio trasparente è fondamentale per attrarre investitori e fidelizzare clienti, sempre più attenti alle pratiche sostenibili delle aziende. Ma cosa significa tutto questo per il futuro del business?
Nel 2025, la rendicontazione di sostenibilità diventerà un obbligo per le grandi imprese, costringendo anche le piccole e medie imprese (PMI) a rivedere le proprie pratiche. La CSRD richiede che le aziende redigano report dettagliati sui loro impatti, integrando informazioni non finanziarie con quelle tradizionali. È una vera e propria rivoluzione nel modo di fare business, che porta a una maggiore responsabilità sociale e ambientale. Pensi che le aziende siano pronte a questa sfida?
Chi è obbligato e quali sono le scadenze?
Secondo la normativa, le grandi imprese che superano determinati criteri dovranno adeguarsi. A partire dal 2025, le aziende con almeno 250 dipendenti o un fatturato netto di 40 milioni di euro saranno tenute a rendicontare. E non finisce qui! Negli anni successivi, l’obbligo si estenderà anche alle PMI quotate e ad alcune imprese extra-UE con rilevanti attività nell’Unione. Ma come si svolgerà tutto questo?
Facciamo un passo indietro: nel 2024, già 250 grandi imprese italiane, tra cui banche e assicurazioni, dovranno presentare il loro primo report secondo i nuovi standard. Questo segna l’inizio di una nuova era, in cui la trasparenza diventa fondamentale. Ma quali sono le fasi da tenere d’occhio? Eccole qui:
- FASE 1: Grandi imprese già soggette alla NFRD pubblicheranno il loro primo report nel 2025.
- FASE 2: Nel 2026, le nuove aziende che superano i criteri di fatturato e dipendenti saranno coinvolte.
- FASE 3: Entro il 2027, anche le PMI quotate e altre categorie specifiche dovranno adeguarsi.
Chi è esonerato dalla rendicontazione di sostenibilità?
È importante sapere che non tutte le aziende sono soggette a questi obblighi. Alcune realtà, come le microimprese e le start-up, non sono obbligate a redigere un report di sostenibilità, ma possono farlo volontariamente per dimostrare il loro impegno verso pratiche più responsabili. Questo è un vantaggio per chi desidera posizionarsi come leader nella sostenibilità, anche se non è obbligato. Ma è davvero sufficiente?
Tuttavia, le aziende esonerate devono comunque essere pronte a monitorare e migliorare le loro pratiche, poiché la pressione sociale e le aspettative del mercato stanno crescendo. Un report di sostenibilità, anche se non obbligatorio, può diventare un elemento di differenziazione chiave. Immagina di essere un consumatore: cosa ti colpirebbe di più?
In conclusione, la rendicontazione di sostenibilità è destinata a diventare un aspetto fondamentale del business moderno. Con il 2025 che si avvicina rapidamente, è essenziale che le aziende inizino a prepararsi per queste nuove sfide. Cosa faranno per dimostrare il loro impegno verso un futuro sostenibile? La risposta potrebbe sorprenderti!